domenica 11 gennaio 2009

Golia contro tutti



Quello che sta succedendo negli ultimi giorni mi sta cominciando a preoccupare. Berlusconi ha ripreso le sue campagne per annientare l'avversario. E ora l'unico avversario si chiama Antonio Di Pietro. 
Lo psiconano non è nuovo a iniziative di questo genere: in passato lo ha fatto con Bossi o Fini. Lo ha fatto con chiunque gli si sia messo di traverso. L'allegra brigata che vedete sopra raffigurata sta cercando di far passare l'ex pm per un poco di buono. Le sue reti e i suoi telegiornali continuano a diffondere notizie false e diffamatorie. Ha in mano uno strapotere mediatico che gli elettori di sinistra non dimenticano, non perdonano. Lo stesso partito democratico vuole convincerci che il conflitto di interessi non è una priorità. NESSUNO di loro – ora che Di Pietro è ingiustamente bersagliato - ha alzato un dito per difenderlo. 
Se la sinistra avesse portato a termine la legge sul conflitto di interessi oggi non sarebbe nelle condizioni in cui si ritrova. Alle prossime elezioni europee e amministrative rischia un grosso tonfo.
Di Pietro ha preso il 20% in Abruzzo e vogliono ancora farci credere che le sue battaglie non rappresentano una priorità per il Paese. Ha raccolto in pochi mesi più di un milione di firme per abrogare il lodo-vergogna Alfano e vogliono farci credere che a noi la questione non interessi. Lo psiconano ha sputato sopra un articolo della Costituzione Italiana che amiamo. L'articolo che ci rende davvero tutti uguali. Possiamo essere poveri o ricchi, biondi o mori, brutti o belli, calvi o capelloni. Ma alla legge bisogna obbedire. In egual modo. E non vi sono distinzioni che possano reggere. Ci ha tolto pure questo. Eppure il partito democratico non ha ritenuto nemmeno questa una battaglia che valesse la pena combattere. 

Come ho già scritto Di Pietro è l'unico politico in Italia che può invitare Beppe Grillo alle sue manifestazioni. Ha firmato TUTTI i suoi referendum. L'IdV è il partito di Marco Travaglio. 
Non ho mai dato retta agli appelli di Beppe Grillo di non andare a votare e non ne sono pentito. Un voto a Di Pietro è un voto all'opposizione vera contro Berlusconi. E questo Paese ne ha un tremendo bisogno. 

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