martedì 19 gennaio 2010

Folgorati sulla via di Damasco: il Pd affossa le unioni civili

Vi riepilogo quanto è successo oggi 19 gennaio nell'aula consiliare del municipio XI. All'ordine del giorno una risoluzione presentata da Giancarlo Balsamo (consigliere della Lista Civica Beppe Grillo) per introdurre un registro delle unioni civili.
Il testo supera l'esame di due commissioni, arriva in aula.

Balsamo lo descrive in questo intervento.



A che serve? A niente? Guardate, piano piano sto diventando la persona meno ideologica del mondo. Può anche darsi che non serva a niente. Ma in assenza di una legislazione ad hoc - in un contesto oscurantista quale quello italiano in cui si devono ascoltare i compagni di scuola di Eluana Englaro per capire cosa avrebbe desiderato - un registro delle unioni civili è uno strumento che in casi particolari un giudice potrebbe utilizzare per dirimere complicate situazioni. Penso a bambini da assegnare in affido, penso a successioni, ricongiungimenti familiari, successioni nei contratti di affitto. Gli esempi potrebbero essere parecchi.

Ve la faccio molto breve. Pdl, Udc e transfughi di varia natura hanno votato compatti contro (adducendo argomenti stantii che vi risparmio, immaginate il peggio che sentite da Binetti, Gasparri e Casini e più o meno ci siamo). Il Pd si è spaccato e grazie a un consigliere che non ha risposto all'appello al momento di votare e un altro che si è astenuto, la risoluzione non è passata.

Sarebbe stata magari solo una speranza. Comunque un bel segnale. Facilmente estendibile a tutti i municipi romani (il registro del testamento biologico introdotto da Balsamo è stato esteso a tutto il territorio del comune di Roma). Un atto di rilevanza pubblica, seppur locale, che poteva diventare un precedente importante, in assenza di una legislazione in materia che ovviamente auspichiamo.

La risoluzione - finita con 9 voti a favore, 9 contrari e 1 astenuto - potrà essere riportata in consiglio. E – parafrasando proprio le parole di un consigliere Pd che aveva avuto sentore della sua maggioranza che scricchiolava – spero il Partito Democratico, per una volta, non resti folgorato sulla via di Damasco.

sabato 9 gennaio 2010

Mamme speciali
















Ho conosciuto per caso Emilia Cristofori, leggendo una sua lettera al settimanale Wired, in cui brevemente descriveva la sua attività ecologica su internet.

Emilia Cristofori oggi gestisce un portale www.babymio.it, dove è possibile acquistare prodotti
lavabili ed ecologici soprattutto - ma non solo - per bambini. Le ho rivolto alcune domande.

Hai sempre fatto questo lavoro?

No, in realtà ho fatto molti lavori diversi...per otto anni ho lavorato come assistente di volo per alcune compagnie aeree italiane (air europe, alpie eagles e volare airlines). Ho viaggiato moltissimo, vissuto per qualche tempo in Svezia e a spot negli Stati Uniti per poi radicarmi
nuovamente nella mia città. Ho smesso di volare a 26 anni e mi sono reciclata come impiegata commerciale settore import/export.

L'idea come ti è venuta?

L'idea mi è venuta dopo aver perso il lavoro durante l'ultima maternità. Mi sono ritrovata a casa, con tutte le difficoltà che puoi immaginare: economiche, psicologiche e di autostima.
Contavo molto sulla mia attività che cercavo di svolgere al meglio ma purtroppo "la pancia" non si addice molto spesso al mondo del lavoro. Ho iniziato per gioco a vendere l'usato dei miei bimbi su ebay per poi passare all'acquisto all'estero di prodotti particolari come i pannolini lavabili (che già utilizzavo) e la rivendita in Italia. Ho visto che funzionava e passo dopo passo ho deciso di aprire il negozio on line babymio.it

Rete ed ecologia possono davvero creare lavoro?

Io penso che sia così o almeno così è successo a me!!! Anni fa non ero una grande amante del web (adoro i rapporti interpersonali diretti) ma ho compreso le enormi potenzialità di internet dopo aver intrapreso quest'avventura. L'ecologia al contrario mi è sempre interessata
tantissimo.Per questo, dopo la nascita dei miei bimbi, ho vissuto come una scelta naturale quella di utilizzare pannolini lavabili al posto degli usa e getta. Il settore ecologia è assolutamente importante e a parer mio sempre più sentito da aziende e singoli individui, è ovvio che il lavoro del futuro sarà sempre più improntato alla risoluzione dei problemi ambientali del mondo.

La riduzione dei rifiuti è ora al centro della tua attività. Segui la stessa filosofia anche in altri ambiti? Preferisci i prodotti alla spina?

Certo, la riduzione dei rifiuti è al centro della mia attività. Lavoro per promuovere l'utilizzo di pannolini, assorbenti, coppette assorbilatte e salviette lavabili. La versione usa e getta di questi prodotti sembra avere un basso impatto sull'ambiente ma non è così. Pensa che solo un pannolino usa e getta impiega più di 500 anni a decomporsi, una vergogna che non sia segnalato sulle confezioni di acquisto!!!
Mi sono documentata ed ho scoperto cose incredibili sugli articoli che ci dicono essere indispensabili nei primi anni di vita dei bebè. Allego per tua conoscenza un documento* che utilizzo durante gli incontri che organizzo per la diffusione dei lavabili, sono certa che rimarrai basito
davanti a certe informazioni. A casa cerco di utilizzare sempre prodotti biologici a km zero, utilizzo sempre detersivi e detergenti alla spina nonchè cosmetici bio prodotti in un' azienda agricola della Provincia di Verona alla quale riporto i vuoti in vetro.
Ho smesso di acquistare l'acqua in bottiglia e uso una caraffa per depurare l'acqua e il gasatore.
Sono piccole abitudini che però hanno fatto in modo che a casa nostra l'immondizia sia davvero inferiore a quella di tutto il vicinato!
Spendo di più sul cibo di qualità che preferisco biologico ma risparmio sull'abbigliamento e sulle cose che ritengo essere futili. Faccio parte di un GAS (gruppo di acquisto solidale) così la verdura la prendo in cassetta una volta alla settimana in sede, la pasta, il riso, la farina e perfino le scarpe le ordino a spot!
Con piacere osservo che i miei bimbi, soprattutto il più grande che oggi ha 5 anni, sanno già dove devono buttare la carta, il vetro, la plastica e l'umido, per loro è una cosa naturale.

Lavorare da casa ha avuto ripercussioni positive sulla tua vita?

Certamente lavorare da casa mi ha aiutata molto in tutti i sensi. E' bello non dover prendere l'auto al mattino e percorrere le tangenziali affollate per raggiungere il posto di lavoro.
Ora accompagno il piccolo al nido in bicicletta mentre mio marito porta il grande e inizio la giornata in modo molto più sereno. Organizzo il mio tempo come preferisco anche se, ad essere sincera, lavoro forse più di prima!!! Sono talmente appassionata a "babymio" da far fatica a staccare la spina. Vorrei qualche volta riuscire a non pensare al lavoro ma mi è più difficile rispetto ad un tempo. Ora quello che faccio lo sento dentro come una piccola missione; è qualcosa che ho creato io ed è soprattutto una parte di me importante in quanto esprime valori nei quali credo moltissimo. Non passo le giornate davanti al pc; al contrario mi muovo molto sul
territorio e collaboro con ostetriche, spazi mamme, associazioni di volontariato, gruppi come i grillini di Villafranca di Verona, tutte persone che sono diventate parte della mia vita e che forse un pò mi hanno cambiata in meglio.
Pensa che con alcune clienti diventate amiche abbiamo messo in piedi un giornalino per parlare di maternità consapevole, ecologia e ritorno ai valori semplici.
Proverò a mandarti il pdf anche se è un pò pesante!

Le mamme che hanno utilizzato i tuoi prodotti ti hanno ringraziata o maledetta? ;)

Ti sembrerà strano ma in tutti gli anni di attività mi è successo solo una o due volte di avere avuto problemi con qualche cliente! Tutte ma proprio tutte si sono appassionate alla causa e spesso sono diventate molto più estremiste di me!!! Ho imparato tantissimo dalle mie clienti che come ti dicevo quasi sempre sono diventate amiche.
E' incredibile come avere gli stessi ideali ti possa unire pur magari vivendo in città diverse!
Tante clienti mi hanno chiesto addirittura di organizzare una giornata con tutte le ecomamme di babymio e penso di tentare la cosa questa primavera. Penso che sarà una grande soddisfazione riuscire anche in questa nuova sfida.
Non mi crederai ma alcune mie clienti raccolgono firme fuori dai supermercati per convincere le amministrazioni Comunali a dare incentivi sull'utilizzo dei lavabili, scrivono agli assessori, mi prendono appuntamenti nelle farmacie comunali affinchè io vada a parlare di questi prodotti che in pochi ancora conoscono. E' bellissimo, mi diverto tanto e quando raccolgo qualche piccola vittoria gioisco insieme a queste fantastiche donne!
La cosa ancora più bella è vedere inoltre quanti papà siano convinti di queste scelte: ci sono famiglie serene, felici e compatte in Italia ma nessuno ne parla mai....Si parla solo di cose negative, di quanto la nostra società sia decadente.
In casa nostra non si accende più la TV e si vive molto meglio. Sono stanca di vedere solo quello che ci vogliono far bere...il bello della vita, le esperienze positive e i movimenti che stanno cambiando dal basso l'Italia non sono mai presenti sui media, solo su internet qualcosa si muove (perdonami..ho divagato!!!)


Ci sono dati che quantificano il risparmio in termini economici ed ambientali per chi utilizza i pannolini lavabili?

Ti allego un documento* dal quale puoi evincere queste informazioni. Comunque è provato che utilizzando i lavabili si risparmiano in media più di 2000 Euro in due anni e mezzo, se poi i figli sono due o tre il risparmio raddoppia o triplica! E' provato che anche considerando l' acqua delle lavatrici, l'energia utilizzata e il detersivo l'impatto per l'ambiente è di gran lunga inferiore
all'utilizzo degli usa e getta. Se poi pensi alla salute dei bimbi la cosa è ancora più importante. Sembra che negli usa e getta ci siano sostanze tossiche come per es. gli sbiancanti ottici.
Gli usa e getta classici sono come dei sacchetti di nylon nei quali noi chiudiamo i genitali dei nostri figli. Per i maschietti questo è assolutamente deleterio. Negli ultimi 20 anni (ovvero da quando sono arrivati gli usa e getta) le dermatiti da contatto sono aumentate dell'80% ed è provato che chi utilizza i lavabili non ha praticamente mai di questi disturbi. Purtroppo le multinazionali che vendono questi articoli hanno le mani sulla grande distribuzione e spesso sponsorizzano reparti di maternità vari. Anch'io, dopo il primo parto, sono uscita dall'ospedale con una bella valigetta di campioni omaggio della pampers! Per fortuna oggi esistono delle bravissime ostetriche ma anche medici che vanno controcorrente e per lo meno fanno informazione durante i corsi preparto di zona.


Domanda un pochino becera: si guadagna bene?

Questo è un tasto dolente ma non dolentissimo!!!! All'inizio il guadagno non era un granchè ma lavorando sodo le cose sono migliorate. Considera che io mi muovo moltissimo gratuitamente (perchè ci credo e mi piace così...)
Ogni settimana, come puoi vedere dalle news sul sito, sono a corsi preparto, spazi mamme e ad incontri vari dove parlo dei lavabili a titolo gratuito e senza fare vendita. La vendita avviene in un secondo momento e solo se le mamme che mi hanno conosciuta decidono che si fidano di me.
Chi è di Verona spesso torna una seconda volta a trovarmi, magari con il marito o la mamma, quindi come vedi è tutto molto complesso. La vendita on line è veloce e più fredda e ultimamente per fortuna sempre più frequente. Mi piace anche in questo caso dare la disponibilità alle mamme alle quali chiedo sempre di mandare un feedback e di scrivermi se trovassero difficoltà nell'utilizzo. Il 2009 si è chiuso bene permettendomi di guadagnare più o meno quanto uno stipendio a tempo pieno in un ufficio estero. Per me è ok visto che sono a casa, lavoro quando voglio e se ho problemi non lavoro proprio! Conto e spero di fare il salto nei prossimi anni. Ho investito ed ho creato insieme ad un'amica una linea completa di pannolini avabili e accessori. Con questa nuova opportunità mi auguro di riuscire a fare di più e meglio.
Sicuramente se mi ponessi come unico obiettivo quello di vendere e basta riuscirei a guadagnare tanto ma considerando che mi piace anche seguire il lato umano di questo percorso cerco di utilizzare le risorse economiche per trovare il tempo di gestire anche il resto (vedi la rivista)

Ok, penso di averti annoiato da morire.....scusami ma quando inizio a
scrivere finisce sempre così!

Ciao e salutami Roma,

Emilia Cristofori
babymio.it
info@babymio.it

*
IL BENESSERE DEL BAMBINO
E' vero che i bambini più sono asciutti e più sono felici? L'affermazione sarebbe già discutibile di per sé, ma lo è ancor più se confrontata con alcuni dati: i pannolini usa e getta contengono gel chimici superassorbenti (silicati e simili) e ancora oggi non sono stati effettuati studi su eventuali effetti collaterali di questi elementi. Infatti, pare che tra di essi vi sia il sodio policloridato, che assorbe più di cento volte il suo peso in acqua. Questa sostanza fu tolta dagli assorbenti nel 1985 a causa della sua correlazione con lo shock tossico nei tamponi per donna. Secondo delle statistiche canadesi, in America del Nord, dove circa l'80% per cento delle famiglie
utilizza il pannolino di plastica, i casi di irritazioni sono cresciuti dal 7% al 61%. L'aumento delle irritazioni è sicuramente dovuto anche alla pratica scorretta di lasciare troppo addosso al bambino lo stesso pannolino. L'unico vero modo per prevenire questo inconveniente è di cambiare spesso il bambino, ma allora che senso ha usare pannolini super assorbenti? E' da notare, inoltre, come l'età del passaggio dal pannolino alla mutandina si sia alzata di molto, portando qualcuno a ipotizzare che ciò sia dovuto anche al fatto che i gel superassorbenti, limitando la sensazione di bagnato, rendano più difficile al bambino la comprensione delle sensazioni fisiche legate al "farsi la pipì addosso".
CONCLUSIONI
Utilizzare i pannolini lavabili è un dovere nei confronti dell’ambiente e un vantaggio per il benessere del bambino. Oltre a creare meno allergie di quelli usa e getta è dimostrato che stimolano il bambino a controllare prima i propri bisogni; sentendosi infatti bagnati tendono a imparare prima (dott.ssa Mara Vio – Verona). Per di più c’è anche un risparmio economico: circa 1000 euro per tutto il tempo che serve il pannolino al bambino e ai suoi fratelli. Questo sistema non richiede poi un tempo eccessivo, se si considera poi il tempo che si impiega per andare a comperare i pannolini usa e getta. E’ tutto davvero semplice e comodo.

LA TUTELA DELL’AMBIENTE
I pannolini usa e getta sono costituiti in gran parte di plastica e inquinano pesantemente l'ambiente già dalla loro produzione. Nel mondo si utilizzano ben 3.5 miliardi di galloni di olio, 82.000 tonnellate di plastica e 1.3 milioni di tonnellate di polpa di legno per produrre 18 miliardi di pannolini di plastica. Questi pannolini necessitano di circa 500 anni per decomporsi. Per produrli serve il 37% di acqua in più rispetto a quella per il lavaggio dei pannolini riutilizzabili e da una ricerca svolta dall’Università di Vienna nel 1992 risulta che l’energia utilizzata è maggiore di oltre il 70%. In più si consumano molte risorse naturali e si impiegano prodotti inquinanti (plastica, idrogel, …). La produzione elimina nell’acqua solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani. Vengono abitualmente sbiancati al cloro.
Ogni giorno in Italia si usano almeno sei milioni di pannolini usa e getta, che, in un anno, significa 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica. Il "contributo" da parte dei singoli bambini (forse sarebbe più opportuno dire dei loro genitori) è di circa una tonnellata al compimento del terzo anno (circa 4500-5000 pannolini). Bisogna anche prendere in considerazione il rischio igienico legato allo smaltimento di questo tipo di rifiuti, dato che quasi nessuno segue la regola di pulire il pannolino dal suo contenuto solido prima di gettarlo (forse perché questo sensato consiglio ridurrebbe di molto la comodità dell'usa e getta). L’accumulo di rifiuti organici (urine e feci) in situazioni spesso non predisposte al loro smaltimento crea forti rischi di contaminazione. Oggi sul mercato si possono facilmente reperire i pannolini lavabili per bambini, che sono un’ottima alternativa a quelli usa e getta. Purtroppo non esistono ancora i pannolini usa e getta completamente biodegradabili e anche qualora esistessero sono pochissimi i luoghi attrezzati per il loro corretto smaltimento.

IL RISPARMIO ECONOMICO
Ogni confezione di pannolini “usa e getta” ne contiene mediamente 40, per una spesa di circa 10 euro. Considerando di usare almeno un pacco a settimana si spendono circa 40 euro mensili, il che vuol dire quasi 500 euro l'anno; una spesa alquanto incisiva per il bilancio familiare. Si calcola un risparmio di circa 2000 euro a figlio. Si deve poi considerare che i pannolini lavabili si passano di figlio in figlio e di famiglia in famiglia; pertanto, il risparmio è largamente superiore.

ISTRUZIONI PER IL LAVAGGIO
Per quanto riguarda il lavaggio del pannolino, si ricorda di togliere gli inserti dalla tasca della mutandina impermeabile prima di metterli in lavatrice. I pannolini nuovi andrebbero lavati almeno 3 volte a 60°prima di essere usati. Proseguite lavandoli comodamente in lavatrice sempre fino a un massimo di 60°. Viene sempre sconsigliato l'uso dell'ammorbidente che rovina i tessuti. Si consiglia di usare pochissimo detersivo e un pò di aceto al posto dell'ammorbidente e/o anche del bicarbonato che sterilizza il tutto. Il detersivo lascia spesso dei residui sui tessuti e rende meno assorbenti i pannolini e gli inserti. Un risciacquo con acqua calda può risolvere il problema. Per asciugare, usate pure l'asciugatrice con il ciclo delicati/sintetici o lasciateli stesi sullo stendino con il resto del bucato.