venerdì 27 marzo 2009

Più brutta

Qualche tempo fa mi sono detto che non avrei lasciato questo Paese perché sentivo ancora disponibili le energie per poterlo migliorare. Nel piccolo ambito delle idee, delle buone pratiche, del rispetto per l'ambiente in cui viviamo e del prossimo con cui ci rapportiamo.

In quest'ultimo anno ho visto un Paese che si è abbruttito ulteriormente. E mi fa male.

Questo governo di piduisti mafiosi lo sta sfregiando. Mese dopo mese continua a flaggare i punti del Piano di rinascita di Gelli.

Fa il contrario speculare di quello che ha bisogno l'Italia. Lo affossa. Esalta gli egoismi. Ridicolizza l'amore per la cosa comune. Schernisce la nostra sete di giustizia sociale.

Oggi dal governo escono fuori interventi come il “piano casa” (ovvero il condono edilizio a monte), la riforma della giustizia (leggasi condono dei reati mafiosi a monte), la legge sul fine vita (leggasi condono della libertà a monte, ovvero te la condono così non c'è più).

Oggi parlare di sviluppo significa costruire grattacieli. Oggi se si impedisce di costruire sulle coste della Sardegna incontaminate si viene tacciati di morte del turismo. Oggi se si chiede di mettere in atto tutte le possibilità che la tecnologia ci regala per poter sconfiggere la criminalità si viene tacciati di essere giustizialisti.
Sono deluso, amareggiato. Questo non è il paese in cui voglio vivere.
Alla fine di questa stagione politica resterà un Italia più brutta. Da qualsiasi punto di vista la si guardi.

venerdì 13 marzo 2009

Non chiamatelo Obama, per cortesia

Ieri Matteo Renzi, vincitore delle primarie del Pd per il posto di primo cittadino di Firenze, è stato ospite ad Annozero. Renzi da alcuni è stato definito l'Obama de no' artri. Se la politica italiana non è in grado di partorire niente di meglio di Renzi, siamo alla frutta. Renzi come presidente della provincia di Firenze ha speso migliaia di euro per finanziare una campagna di pubblicizzazione dell'inceneritore (che lui e Bassolino si ostinano a definire termovalorizzatore in barba alle diffide dell'UE). Renzi non ha niente di nuovo, non ha saputo indicare alcuna via alternativa se non snocciolare qualche dato di diminuzione di tasse e aumenti di stanziamenti. Renzi è un politico di 34 anni che – come ricordava un ragazzo dei meetup ospite in studio – è capace di insultare un'oncologa affermata che scientificamente dimostra i mali delle emissioni di un inceneritore. E sventola l'esempio di Vienna senza minimamente conoscere la politica austriaca dei rifiuti che disincentiva con tutti i mezzi possibili l'incenerimento. E non è vero che ai cittadini di Vienna piace l'inceneritore di Spittlau. Hanno persino preteso un tabellone luminoso dove poter controllare in tempo reale i livelli dei gas emessi.

Non abbiamo bisogno di Renzi, davvero. Non cambia nulla con lui. Gli under 40 validi sono Marco Boschini - assessore del comune di Colorno alle politiche giovanili e coordinatore dell'associazione comuni virtuosi - Alessio Ciacci, assessore del comune di Capannori - il primo comune in Italia che si è prefisso l'obiettivo rifiuti zero, proprio come la California – e Matteo Incerti – giornalista libero che Beppe Grillo ha scelto per le sue liste civiche a 5 stelle per spiegare le strategie nella gestione dei rifiuti (che lui definirebbe materia che ha terminato il compito originario per cui era stata modellata).




Non ci vuole molto, in realtà. Ma talvolta una semplice operazione mentale che porti a uscire da schemi collaudati nella nostra testa può essere più difficile che scavare l'Everest.
Renzi ieri avrebbe potuto dire cose semplici. Per chi come me segue Beppe Grillo e gli amministratori virtuosi dei comuni italiani, quasi ovvie. Ma non ne è in grado.
Lampioni a LED alimentati da pannelli solari senza più bisogno di collegamento alla rete elettrica.
Centri di riciclo per ritrasformare i rifiuti in materia prima seconda.
Gruppi di acquisto per installazioni di pannelli solari e il raggiungimento dell'autonomia energetica di tutti gli edifici.
Incentivi agli orti urbani per l'autoconsumo e il miglioramento dei microclima delle città. Firenze ne avrebbe davvero bisogno.
Bike sharing, car sharing, telelavoro per chi sbriga pratiche nella pubblica amministrazione. Altro che cementificazione per costruire le nuove sedi faraoniche di Provincia e Regione!
Renzi vincerà e non molto cambierà per Firenze. Servirebbe almeno un eletto a 5 stelle per imporre l'agenda politica di cui ha bisogno il nostro Paese a partire dalle realtà locali. Incrocio le dita.

martedì 3 marzo 2009

Se vi dicessero che più decresce il Pil, meglio è...

Propongo in questo post i video che ho girato lo scorso 26 febbraio a Palazzo Valentini, dove si è tenuto il convegno "La strategia della lumaca". Maurizio Pallante nel suo intervento propone una visione diversa (sembrerebbe ovvia, e per questa rivoluzionaria) della maniera in cui costruiamo e percepiamo la ricchezza. Proprio in questi giorni si parla di crollo del Pil per l'Italia. Per molti parlare di Pil significa parlare della quantità di ricchezza che produce il Paese. In realtà non è così. Il Prodotto interno lordo misura la quantità di merci scambiate attraverso denaro. Notate bene: merci, non beni. Pallante nei video che vi propongo spiega bene la differenza (mi scuso per l'audio non ottimo, bisogna tenere il volume un poco alto). E invita dunque a riflettere sul fatto che se un bene viene autoprodotto (magari in maniera più sana ed eco-compatibile) pur soddisfacendo un bisogno, non viene conteggiato nella misurazione del Pil. Che quindi decresce. Gli economisti si metterebbero le mani nei capelli. Il MDF (movimento per la decrescita felice) no, affatto.

Lascio che i video illustrino a grandi linee la politica della decrescita aggiungendo solo due elementi.
Primo: non va confusa la decrescita con la recessione. La decrescita sta alla recessione come una persona che mangia poco perché è a dieta sta a una persona che mangia poco perchè non ha i soldi per comprare da mangiare.
Secondo: Pallante sta descrivendo le linee guida del programma delle Liste Civiche a 5 stelle di Beppe Grillo e credo quindi vada seguito con particolare attenzione.