martedì 23 febbraio 2010

Casa famiglia ad Acilia! Tutti pronti!!!

L'articolo apparso sull'ultimo numero del giornalino del Comitato Civico Duemilatredici

Lorenzo Alibrandi ce l'ha fatta. Ha coronato il suo sogno: aprire una casa famiglia in un antico casale restaurato ad Acilia. “Si tratta per l'esattezza di tre gruppi appartamenti” - precisa – “che ospiteranno 22 ragazzi”. Mancano solo gli ultimi nulla osta, tra cui quello della Asl. A trasformare in realtà il suo sogno sono state soprattutto fondazioni private. “E forse ci ha messo del suo anche la Provvidenza” - sorride Lorenzo, uno dei gestori della spiaggia “Ottavo cancello” a Capocotta. “Ogniqualvolta i fondi sembravano terminati, si è fatto avanti qualcuno a darci una mano”. Ma Lorenzo avrà bisogno anche dell'aiuto dei cittadini del Tredicesimo municipio. “Formeremo degli educatori volontari, ci sarà bisogno di una mano per fare le pulizie, o per fare la spesa. Vorrei per i ragazzi i migliori insegnanti a scuola e le migliori strutture sportive”.
L'obiettivo di Lorenzo è ricreare per 22 giovani e giovanissimi meno fortunati la stessa situazione di casa “normale” che – per una ragione o l'altra – è stata loro negata. E' una scommessa da vincere con tutto il territorio.

A scuola di riciclo

Non solo matematica e italiano alla scuola Capo D'Armi. I ragazzi delle classi quinte durante questo anno scolastico stanno imparando anche il riciclo e il compostaggio. Anselmo Falbo e Silvana Denicolò, dell'associazione “Non bruciamoci il futuro”, hanno intrapreso coi ragazzi un percorso mirato a far capire l'importanza del riutilizzo della materia – sia organica che inorganica.
“I ragazzi ci seguono, fanno domande, cominciano in maniera autonoma a comprendere che l'alternativa a discariche e inceneritori è possibile, - ci dice Falbo, già pedagogo presso le strutture del municipio XI – attraverso la visione di filmati e il confronto in aula spieghiamo perché le risorse del nostro pianeta vanno rimesse in circolo, non seppellite né bruciate”. “Il nostro primo obiettivo al momento è insegnare ai bambini il recupero della materia organica attraverso il compostaggio – aggiunge Denicolò -, nei prossimi incontri costruiremo insieme a loro una compostiera: col passare del tempo capiranno che gli avanzi delle loro merendine e i rifiuti del giardino della scuola possono trasformarsi in terreno fertile”.
“La speranza – conclude - è che le prossime classi dirigenti sappiano mettere in atto politiche di smaltimento dei rifiuti virtuose, basate sulla riduzione, il recupero e il riciclo”.

martedì 9 febbraio 2010

Latte appena munto. In città!

Ecco l'articolo per il numero 2 del giornalino del CC2013 . Tutti i numeri sono consultabili sul sito www.cc2013.it

Latte appena munto. In città!

Pur tra mille cavilli burocratici, l'ostilità del governo, delle grandi imprese e degli esercizi commerciali, c'è chi continua a vendere latte crudo alla spina, e non si arrende. Biolà, l'azienda agricola che col suo furgone itinerante ha diffuso un nuovo modo di acquistare il latte, ha recentemente introdotto nuove tappe nel XIII municipio. Il mercoledì il furgoncino bianco e blu sosta ad Ostia dalle 10 alle 13 (via Cozza angolo via Giuliano da Sangallo), all'Infernetto dalle 13,45 alle 15,45 (in via Stradella 59) e presso la bottega Capo Horn di Acilia dalle 16,30 alle 19 (in via Domenico Purificato 210). E sempre alla bottega Capo Horn si raddoppia il sabato dalle 15 alle 18.
Del latte alla spina si avvantaggiano l'ambiente (si riutilizza lo stesso contenitore più volte), il produttore e l'acquirente: un litro di latte costa 1,20 euro, quindi 40 centesimi in meno per chi acquista e quasi 5 volte di più il costo che il mercato all'ingrosso riconosce alle aziende agricole, spesso ridotte alla canna del gas.
Eppure il governo, sempre pronto a tendere una mano alle grandi lobby - ha tentato di osteggiare questa pratica paventando infondati rischi per la salute.
A Roma la normativa sulla vendita diretta di prodotti agricoli in forma itinerante lascia adito a diverse interpretazioni: si dovrebbe poter vendere senza intralciare il traffico finché c'è richiesta da parte dell'utente, che alcuni interpretano come impossibilità di sostare e attendere i clienti.
Insomma, una buona pratica rischia di dipendere spesso dal buon cuore del vigile urbano di turno. E' ora di rendere la vita facile a chi – col proprio impegno e nel pieno rispetto dell'ambiente – propone un modo nuovo di concepire il rapporto tra acquirente e produttore.





mercoledì 3 febbraio 2010

Ostia, piano di im-mobilità

Ecco il mio secondo articolo pubblicato sul numero 1 del giornalino del Comitato Civico Duemilatredici, gratuitamente scaricabile dal sito www.cc2013.it




Qualche tempo fa le delegazioni di “Ostia che cammina” e “Ostia in bici” hanno chiesto alla commissione ambiente del XIII municipio nuove piste ciclabili. Un appesantito Bonvicini (presidente della commissione Sport, ma poi non tutti gli sport richiedono un phisique du role) ribatté che un massiccio uso della bicicletta avrebbe potuto intralciare il traffico delle auto.
La concezione di mobilità di un municipio presieduto da un ultrasessantenne non va oltre strade, raddoppi, sottopassaggi e automobili.
Ebbene, se proprio automobili devono essere, che almeno siano elettriche. A Ostia è uno degli 11 punti di rifornimento dei veicoli elettrici presenti sul territorio romano. A pochi passi da Palazzo del Governatorato, in piazza Regina Pacis. Lì possono essere ricaricate vetture, scooter o biciclette. Su www.colonnineelettriche.it trovate la mappa completa delle colonnine e le istruzioni su come utilizzarle.
Anche sul link del dipartimento VII mobilità qualche informazione: i fondi comunali per i veicoli elettrici sono terminati.





La mareggiata tra balneari e Idroscalo

Ecco il mio primo articolo apparso sul numero zero del Giornalino del Comitato Civico Duemilatredici, gratuitamente scaricabile dal sito www.cc2013.it

Il decreto milleproroghe di fine anno – in barba alle raccomandazioni dell'UE – fa slittare le concessioni demaniali dei balneari al 2015. Ma a loro non basta e, insaziabili, vanno a piangere da Vizzani alla prima mareggiata. Il municipio obbedisce e chiede rassicurazioni alla Regione. I cittadini dell'Idroscalo, intanto, restano impantanati tra il fango e l'indifferenza .
Le mareggiate dei giorni scorsi hanno danneggiato l'arenile (soprattutto ad Ostia Ponente), mentre la piena del Tevere ha nuovamente lasciato col fiato sospeso i residenti dell'Idroscalo. Dal municipio XIII la solidarietà nei confronti dei balneari non si è fatta attendere (un tavolo tra sindacati della categoria e Regione è stato immediatamente istituito), eppure gli allagamenti dell'area alla foce del Tevere sono stati velocemente liquidati dal presidente Vizzani come pozzanghere.
Come stanno davvero le cose? Il municipio non sa come affrontare la situazione all'Idroscalo (si passa dall'imbrigliamento del Tevere a bacini di contenimento), punta il dito contro la Regione Lazio (l'unica ad aver stanziato fondi per la messa in sicurezza dell'area) e fa finta di non vedere che il nuovo Porto di Ostia finirà per rendere impossibili gli interventi necessari.
Per quanto riguarda invece l'aspetto abitativo, Comune e Municipio non hanno preso minimamente in considerazione l'ipotesi di destinare alloggi popolari a chi ne ha diritto. Ah, un espediente l'hanno trovato: diciannove famiglie sono alloggiate da inizio 2009 all'Hotel Kursaal. Ma dal 15 aprile il comune non paga più.