Non solo matematica e italiano alla scuola Capo D'Armi. I ragazzi delle classi quinte durante questo anno scolastico stanno imparando anche il riciclo e il compostaggio. Anselmo Falbo e Silvana Denicolò, dell'associazione “Non bruciamoci il futuro”, hanno intrapreso coi ragazzi un percorso mirato a far capire l'importanza del riutilizzo della materia – sia organica che inorganica.
“I ragazzi ci seguono, fanno domande, cominciano in maniera autonoma a comprendere che l'alternativa a discariche e inceneritori è possibile, - ci dice Falbo, già pedagogo presso le strutture del municipio XI – attraverso la visione di filmati e il confronto in aula spieghiamo perché le risorse del nostro pianeta vanno rimesse in circolo, non seppellite né bruciate”. “Il nostro primo obiettivo al momento è insegnare ai bambini il recupero della materia organica attraverso il compostaggio – aggiunge Denicolò -, nei prossimi incontri costruiremo insieme a loro una compostiera: col passare del tempo capiranno che gli avanzi delle loro merendine e i rifiuti del giardino della scuola possono trasformarsi in terreno fertile”.
“La speranza – conclude - è che le prossime classi dirigenti sappiano mettere in atto politiche di smaltimento dei rifiuti virtuose, basate sulla riduzione, il recupero e il riciclo”.
“I ragazzi ci seguono, fanno domande, cominciano in maniera autonoma a comprendere che l'alternativa a discariche e inceneritori è possibile, - ci dice Falbo, già pedagogo presso le strutture del municipio XI – attraverso la visione di filmati e il confronto in aula spieghiamo perché le risorse del nostro pianeta vanno rimesse in circolo, non seppellite né bruciate”. “Il nostro primo obiettivo al momento è insegnare ai bambini il recupero della materia organica attraverso il compostaggio – aggiunge Denicolò -, nei prossimi incontri costruiremo insieme a loro una compostiera: col passare del tempo capiranno che gli avanzi delle loro merendine e i rifiuti del giardino della scuola possono trasformarsi in terreno fertile”.
“La speranza – conclude - è che le prossime classi dirigenti sappiano mettere in atto politiche di smaltimento dei rifiuti virtuose, basate sulla riduzione, il recupero e il riciclo”.
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