mercoledì 28 gennaio 2009

Meglio essere ammazzati come Borsellino che morire a poco a poco

Stamattina ho partecipato alla manifestazione organizzata da Sonia Alfano a sostegno di Luigi Apicella e i bravi magistrati italiani. E' stato un grosso urlo collettivo che reclamava giustizia e rispetto della Costituzione. E' stato un gesto di sdegno comune, partito dal basso per gridare NO a chi calpesta la democrazia, a chi sputa in faccia alla Costituzione, ai delinquenti, ai mafiosi e agli amici dei mafiosi che occupano i posti più importanti delle istituzioni.
Una piazza gremita ha pianto insieme, al ricordo di Falcone e Borsellino. Hanno partecipato tra gli altri Marco Travaglio, Carlo Vulpio, Antonio Di Pietro e Beppe Grillo.

E' stata una bella giornata che ho avuto il piacere di condividere con Silvana. All'entrata in piazza da Campo dei Fiori mi sono imbattuto in Beppe Grillo, gli ho stretto la mano e ci siamo augurati a vicenda di scoprire una piazza gremita. E così è stato.

Riporto l' intervento di Salvatore Borsellino, a mio avviso quello più carico dei sentimenti che dentro coviamo anche noi. La rabbia e la voglia mista a speranza che le cose cambino.



La stampa asservita ha ovviamente ignorato la sete di giustizia e onestà che trasudava dalla pelle di ognuno dei presenti. Si è focalizzata su un pretestuoso attacco a Di Pietro, reo di aver chiesto la libertà di esprimere il proprio dissenso nei confronti di alcune prese di posizione del Presidente della Repubblica. Ma ce lo aspettavamo tutti. Di Pietro è l'unico che ha potuto ricevere applausi dalla piazza Farnese di oggi, una piazza che non ha fatto sconti. La lottizzazione politica dei media non poteva farla passare liscia. Il servilismo dei giornalisti ha fatto il resto.

In piazza mi sono imbattuto in Carlo Costantini, il candidato dell'Italia dei Valori alle scorse elezioni regionali in Abruzzo. Ho seguito attentamente la sua campagna elettorale. Ho notato una fine sensibilità e una piacevole competenza per quel che concerne i temi ambientali e di gestione dei rifiuti. Oggi incontrandolo mi ha fatto piacere dirglielo. Ho aggiunto che, secondo me, Di Pietro per accaparrarsi le simpatie dei "Grillini" dovrebbe fare lo stesso. Ho argomentato a modo mio ed è stato educatamente ad ascoltarmi. Alla fine mi ha risposto che il partito sta lavorando anche su questi temi, soprattutto in relazione alla proposta governativa del nucleare. Mi ha stretto entrambe le mani e mi ha fatto un gran sorriso dicendo: "Mi ha fatto molto piacere quello che mi hai detto, davvero". Me ne sono andato a lavorare contento.

lunedì 26 gennaio 2009

C'è ancora un'Italia

A un giorno e mezzo dalla manifestazione a Piazza Farnese in sostegno della procura di Salerno, sono incappato in questo video. E' tardi, ho sonno, mi stavo mettendo a letto, ma ho ritenuto opportuno fare un piccolo sforzo ulteriore per postarlo e poterlo condividere con chi ogni tanto trova il tempo di leggere il mio blog.

C'è ancora un'Italia che si indigna. C'è ancora un'Italia che sa alzare la voce. C'è ancora un'Italia che ha sete di giustizia, che si alza la mattina e cerca di affrontare ogni giornata emulando un granello dell'eroismo di Falcone e Borsellino. Il ragazzo nel video e le persone che lo applaudono sono la speranza. Sono la forza per continuare a combattere.


sabato 24 gennaio 2009

Cara Enel, mi sa che devi ridarci qualche soldino...

Vertenza contro gli incentivi dello Stato italiano all'energia prodotta con gli inceneritori. Ovvero ci riprendiamo per vie legali quello che ci avete ingiustamente prelevato dalle nostre tasche. E' l'obiettivo dell'associazione “Diritto al futuro” che stamattina ha presentato a Palazzo Valentini la propria iniziativa.

Provo a spiegarla il più chiaramente possibile. Suddivido la spinosa questione in una crono-tabella:

1.Dal 1991 gli utenti del mercato elettrico (ovvero noi e le aziende che utilizzano energia elettrica) devono pagare oltre alla bolletta una voce in più, il cosiddetto CIP6, per incentivare la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, ma anche assimilate. In sostanza si finanziano non soltanto l'energia solare o eolica, ma anche gli inceneritori.

2.Nel 2001 la comunità europea emana la direttiva 77 che disciplina la produzione di energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili.

3.Nel dicembre del 2003 il legislatore italiano recepisce la direttiva col D.Lgs 387, senza però modificare il meccanismo incentivante disciplinato dalla legge del 1991.

4.Con la finanziaria del 2007, per non essere sanzionata dalla UE che aveva già aperto la procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano, si è finalmente eliminata la parola “assimilate”, anche se di fatto il sistema incentivante continua a finanziare inceneritori come quello di Acerra o quelli siciliani.

Il legislatore italiano, in soldoni il nostro amato parlamento, ha dovuto quindi ammettere di essersi sbagliato. Ops, non si potevano finanziare pure gli inceneritori...? Che sbadato che sono stato!
La vertenza ha quindi lo scopo di farci restituire il mal tolto. E' una battaglia politica, simbolica, che rappresenta comunque un segnale. In caso di esito positivo, per una famiglia media, la cifra restituita si aggirerebbe sui 150 euro che non cambiano certo la vita. Ma combattere questa battaglia, comunque andrà a finire, significherà fare capire a chi da lassù decide della nostra salute, che non ci stiamo più a farci prendere per il culo.

Per avere i dettagli su come aderire alla vertenza www.dirittoalfuturo.it

Ecco l'intervento di Paul Connett, professore di chimica alla St Lawrence University a Canton, New York e promotore della strategia "Rifiuti Zero".



venerdì 23 gennaio 2009

I bambini fanno "Oohh, ma che diavolo succede?"


Le eguaglianze omosessualità-infelicità ed eterosessualità-felicità vanno sfatate. Cancellate. Sono alla base di tragedie a livello personale e familiare e per questo ritengo giusta la protesta che si è levata contro la canzone di Povia. Il cantante, che aveva già mostrato di che pasta fosse fatto in occasione del “Family Day” (leggasi manifestazione contro le unioni di fatto) ne ha tirata fuori un'altra delle sue. Stavolta con la complicità ancor maggiore delle istituzioni. Il messaggio che giungerà ai milioni di telespettatori del Festival di Sanremo sarà una bella bomba. E non ci voleva proprio. 
Pochi sanno – molti fanno finta di dimenticare – che abbiamo centinaia di migliaia di omosessuali che vivono nel terrore di essere scoperti dai propri familiari, dai propri amici, dai genitori e dai propri datori di lavoro. Hanno già insita la consapevolezza che amare una persona dello stesso sesso sia peccato, sia la condanna all'infelicità. La nostra classe politica dovrebbe adoperarsi per evitare queste tragedie, per dire no all'abominio di chi pone in relazione omosessualità e malattia. Invece no. Il Vaticano comanda, la politica obbedisce, le minoranze soffrono.

Si riempiono la bocca con parole come diritti, doveri, famiglia, società. E non sanno nemmeno di cosa stiano parlando. Qui si parla di diniego del diritto di amare e di perseguire la propria felicità. Né più, né meno. 

Poter conferire la cittadinanza ad un ragazzo extracomunitario, per il ragazzo italiano che lo ama rappresenta la felicità.
Poter succedere nell'affidamento dei figli, per genitori omosessuali e per i figli stessi rappresenta la felicità.
Poter andare a trovare il nostro caro che soffre in una stanza di ospedale, poter succedere in un contratto di affitto per qualcuno di noi può rappresentare almeno un soffio di serenità.

La nostra classe clerico-politica ha espressamente detto no alla possibilità per centinaia di migliaia di persone di vivere serenamente. Ha condannato centinaia di migliaia di gay e lesbiche a vivere sulla graticola. Non siamo nemmeno liberi di innamorarci, in alcuni casi. Senza diritti in altri.
Ora che altro vogliono propinarci? Scordate i vostri diritti, diventare eterosessuale si può, impegnatevi e raggiungerete la felicità pure voi. La chiamo grande bufala, per non definirla istigazione al suicidio.

Luca era gay. E non c'era niente di male, secondo me.
Luca si è ammazzato, in un paesino siciliano. O impiccato in Iran. E non c'è niente di male. Per la chiesa e per la nostra classe politica.

martedì 20 gennaio 2009

Terrazze del Presidente, si comincia a costruire l'inchiesta

Va avanti l'inchiesta sulle pratiche di condono delle "Terrazze del Presidente". Riporto l'articolo da Repubblica .it di oggi.

L'inchiesta, che coinvolge il XIII Municipio, la società costruttrice della lottizzazione Eur Servizi Terziari e addetti dell'ufficio condono edilizio, ha preso spunto dall'inchiesta giornalistica della trasmissione di Raitre 'Report', andata in onda lo scorso maggio. Il pm titolari dell'inchiesta sono Sergio Colaiocco e Delia Cardia che, questa mattina, erano presenti all'acquisizione dei documenti.

Un "archivio riservato" contenente documentazione relativa a pratiche di condoni edilizi è stato scoperto e sequestrato dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani nel corso di una decina di perquisizioni compiute nell'Ufficio speciale condono edilizio e presso la società Gemma spa che gestisce l'struzione delle pratiche di condono di edilizio.

Le perquisizioni sono state disposte dai pm della Procura di Roma Sergio Colaiocco e Delia Cardia nell'ambito dell'inchiesta sul complesso residenziale le "Terrazze del Presidente" parte del quale è sotto sequestro. Nell'inchiesta compaiono 17 indagati (e non sedici come detto in precedenza) tra dipendenti municipali, tecnici, funzionari, rappresentanti legali della lottizzazione incriminata e professionisti. Le ipotesi di reato sono quelle di abuso edilizio, abuso di ufficio e falso.

Ed è un'inchiesta a tutto campo quella della Procura di Roma, partita dalla lottizzazione delle "Terrazze del presidente, che ora si allarga anche ora ad altre pratiche di condono. 

L'archivio segreto sequestrato oggi contiene infatti documentazione non solo attinente al compesso residenziale alla periferia di Roma, ma anche relativo ad altre vicende che saranno ora passate al setaccio dalla polizia municipale e dagli inquirenti.

A provocare le perquisizioni di oggi, eseguite anche nelle abitazioni di alcuni indagati, è stata anche la mancata consegna alla Procura di Roma della documentazione relativa alle "Terrazze del presidente". La documnetazione era stata sollecitata dai magistrati all'Ufficio speciale condono edilizio e alla Gemma spa, società che gestisce le praiche di condono. 

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati dei computer. A partire da mercoledì cominceranno gli interrogatori degli indagati.

lunedì 19 gennaio 2009

Primo piccolo successo. Ora via i lucchetti




E' stata la prima vittoria del 2009. Nulla di definitivo, purtroppo, ma un primo piccolo successo va gustato in quanto tale. Il tribunale di Ostia ha rimandato al 3 marzo la discussione sul provvedimento di sfratto nei confronti delle associazioni che lavorano nei capannoni di via Aristo di Ascalona. 
E' stata una bella notizia, accolta con un applauso liberatorio da quanti oggi – come me – erano lì a far sentire la propria voce. A far avvertire il proprio sdegno. Forse anche soltanto a far percepire la propria esistenza. 
L'unione tra le differenti realtà del territorio ha fatto la forza. E se dai proclami, dalle ghettizzazioni, dalle divisioni si riesce a combattere insieme per ciò in cui crediamo ritengo che qualcosa di buono possa uscirne fuori. Quanto successo oggi ne è la riprova.
Alcuni personaggi delle istituzioni erano presenti e non posso che ringraziarli. Anche se poi chissà quanto ci sia di fattivo e quanto di propagandistico. Il tempo e una maggiore attenzione nei confronti dei lavori del consiglio comunale e regionale magari mi aiuteranno a dare qualche risposta in più. 


Ecco il comunicato diffuso da Fontana e Foschi.
CASAL PALOCCO. FONTANA (LA SINISTRA) E FOSCHI (PD): “PASSO AVANTI PER TUTELA VERDE PUBBLICO”

“La decisione del Tribunale di Ostia di concedere la sospensiva dello sfratto fissando l’udienza di merito per il prossimo tre marzo è una novità importante, frutto della mobilitazione dei cittadini. Ed è una decisione che va rispettata. Ora però bisogna trovare una rapida soluzione per salvaguardare l’utilizzo pubblico delle aree verdi del consorzio Casal Palocco”. Lo dichiarano in una nota Enrico Fontana, Portavoce del gruppo federato ‘La Sinistra’ in Consiglio regionale e il consigliere del Pd Enzo Foschi, che questa mattina hanno partecipato al presidio organizzato dalle associazioni.

“In Consiglio regionale - ricordano Fontana e Foschi - è già stata presentata una mozione, firmata anche dal consigliere Carapella, per tutelare la fruizione pubblica di queste aree. Adesso siamo impegnati affinché venga fissata entro questa settimana la data dell’incontro tra Comune di Roma, Muncipio XIII, Regione Lazio, associazioni dei cittadini e l’imprenditore che rivendica diritti sui terreni”.

“Ci sono tutte le condizioni - concludono Fontana e Foschi - affinché questa vicenda che si trascina da anni trovi finalmente una soluzione positiva, preservando le aree verdi del consorzio Casal Palocco e assicurandone l’utilizzo per attività sociali e verde pubblico”.

venerdì 16 gennaio 2009

Intervista a Denise Lancia

Dopo l'azione di forza di un privato cittadino che rivendica la proprietà di tutti gli spazi verdi e collettivi del quartiere di Casalpalocco, avvenuta il 5 gennaio ai danni del Centro d'Iniziativa, Via Aristo di Ascalona 10, con l'apposizione forzata di lucchetti e la sostituzione di ogni serratura, i cittadini del quartiere si sono costituiti in Comitato per difendere il diritto di associazioni e organizzazioni politiche a svolgere liberamente e democraticamente le proprie iniziative negli spazi che a tale scopo sono destinati fin dai lontani anni '80.
Chiediamo alle Istituzioni di operare con urgenza per ripristinare la fruibilità dell'unico spazio disponibile nel quartiere.

E' stato un colpo duro da ammortizzare la notizia che gli spazi verdi di Casalpalocco erano stati assegnati al signor Sesto Corvini. Ma come si è potuti arrivare a questa situazione? Cerchiamo di capirne di più con Denise Lancia, presidente dell'associazione Palocco per Kyoto, una di quelle che aveva come punto di riferimento proprio i capannoni di via Aristo di Ascalona.

Il signor Corvino si è aggiudicato gli spazi verdi di Casalpalocco. Legittimamente? Sembra assurdo...

Il signor Sesto Corvini ha acquistato questi terreni, così come ogni area di Casalpalocco che non fosse assegnata in proprietà, dalla Soc.Immobiliare, posta a suo tempo in liquidazione. Li ha acquistati anche se la convenzione fra Società Immobiliare e Comune di Roma prevedeva che molte di queste aree dovesseropassare - come è ovvio trattandosi di spazi adibiti a verde, o doveinsistono scuole pubbliche ecc. - di proprietà pubblica una volta terminato il piano edilizio. Il Comune di Roma però, e qui bisognerebbe capire di chi è la responsabilità, non ha perfezionato le procedure previste per la formalizzazione di tali acquisizioni.
Oggi il sig. Corvini rivendica queste proprietà. Il diritto gli è stato
riconosciuto dai Tribunali. Il dubbio è: queste aree potevano essere messe all'asta dal liquidatore della Soc. Immobiliare?

Ma il provvedimento in base al quale ha operato lo sfratto del Centro d'Iniziativa, avverso il quale peraltro sia il Comune di Roma che il Centro d'Iniziativa hanno opposto istanza di inibitoria (di cui si aspetta in questi giorni la discussione) è però basato su un falso presupposto. Infatti il Tribunale per motivare la sentenza esplicitamente dichiara che aree e capannoni sono in disuso da tempo. L'assunto non risponde alla realtà in modo clamorosamente facile da dimostrare.

Il comune di Roma non può ora riappropriarsene?

Sì, mediante procedure di esproprio se ricorrono i termini.

Quali associazioni lavorano in quegli spazi?

Numerose le associazioni: Assocampi, 3 gruppi di Chiese Evangeliche, Gruppo Culturale EcoManiArt, Pane e rose Onlus, Circolo Partito Democratico, Comitato di Quartiere, Associazione Palocco per Kyoto. Inoltre nei locali si svolge da molti anni con regolarità un'attività domenicale diCineforum e una compagnia teatrale usa questi spazi per le prove degli spettacoli che si rappresentano in un teatro di Ostia.

Come si finanziano le associazioni come la tua?

Intanto ci tengo a dire che il Centro d'Iniziativa non faceva pagare nulla alle Associazioni se non il rimborso delle spese vive (utenze, manutenzioni). Anzi, al numerosissimo gruppo di ragazzi del Centro Culturale neanche quelle.
Delle altre realtà non ti so dire, Palocco per Kyoto si finanzia con le quote degli associati ed inoltre, nel 2007, ha ricevuto, incredibile a dirsi senza averlo richiesto, il patrocinio oneroso dell'Assessorato Ambiente e Cooperazione fra i popoli della Regione Lazioin riconoscimento della utilità del lavoro svolto.Tutti noi prestiamo la nostra opera nell'Associazione a titolo assolutamente volontario e gratuito.

Vi preoccupa lo sviluppo urbano del XIII municipio. Cosa vi preoccupa maggiormente? La cementificazione, la scarsa attenzione alle politiche ambientali o la mancanza di un piano di mobilità sostenibile?

Dire che siamo preoccupati è davvero poco. Il problema è che nel XIII Municipio da molti anni non c'è affatto uno sviluppo urbano. Almeno non nel senso proprio del termine. Putroppo questo territorio, uno dei pochi del Comune di Roma con aree ancora da costruire, ha visto crescere la cementificazione. Troppo spesso si è trattato di costruzioni abusive poi, sempre, condonate. Un territorio fra i più pregiati dal punto di vista paesistico, naturalistico e archeologico sfregiato da palazzinari, incuria, traffico. Strade, fogne, rete elettrica e telefonica, trasporti pubblici, come 40 anni fa. Servizi al collasso. Per fare qualche esempio, sottolineando che il XIII Municipio di Roma equivale alla città di Parma come territorio e popolazione, una sola sede INPS, ovviamente un carnaio.
Un solo presidio ospedaliero, il Grassi. Uffici postali dove per pagare un bollettino aspetti in fila due o tre ore. Tantissimi i bambini che non trovano posto negli asili pubblici ecc. ecc. E, per venire alla questione di stretta attualità, luoghi di socialità davvero inadeguati e spazi di verde pubblico spesso abbandonati all'incuria.
Mi preme sottolineare come proprio per le modalità con le quali si è via via configurato l'attuale Municipio abbiano facilitato inoltre pesanti infiltrazioni di criminalità organizzata su questo territorio, così che oggi metterci le mani significa fare i conti anche con certi "interessi". Un gambizzato lo scorso anno in pieno giorno a Casalpalocco, un gambizzato pochi giorni fa in un bar di Acilia. Questo succede solo nei territori pesantemente infiltrati.

Alla luce di quanto sta avvenendo, quanto è importante l'intervento diretto dei cittadini nelle decisioni pubbliche?

La partecipazione, l'attenzione e, mi azzardo a dire, il rispetto di se stessi da parte dei cittadini è fondamentale. L'importanza di stare "sul pezzo" rivendicando una buona qualità di vita per se stessi e per le propriefamiglie a partire dalla quotidianità. Dall'ambiente in cui viviamo, dai servizi dei quali usufruiamo, delle buone relazioni che riusciamo a stabilire con gli altri membri della comunità in cui viviamo.
Obbligando chi fa profitti a fare i conti con queste imprescindibili esigenze, questo è rivendicare il legittimo diritto ad una buona qualità della vita. Impensabile farlo senza partecipare, solo delegando con un voto.

giovedì 15 gennaio 2009

Porta a porta, incomincia la raccolta

A mali estremi estremi rimedi, si dice. Il problema è che i rimedi non sono poi così estremi e i mali ce li siamo cercati. La raccolta differenziata porta a porta, infatti, non può certo essere considerato "il tentativo estremo", ma la soluzione di buon senso al problema rifiuti che come MeetUp di Beppe Grillo del XIII municipio abbiamo sempre auspicato. Ora il comune di Roma ha deciso di allargarla in via sperimentale ad altre dieci aree, oltre a quelle di Colli Aniene, Decima e Massimina che erano già state coinvolte nel progetto tra il 2007 e il 2008. La notizia mi fa davvero piacere e auspico che non sia stata soltanto una decisione resa inevitabile dai problemi in cui versa la discarica di Malagrotta.

Nell'immagine a lato le tre aree dove la raccolta porta a porta è già una realtà e i primi tre nuovi quartieri a partire: Villaggio Olimpico (circa 4.700 abitanti), Torrino Sud (circa 12.000 abitanti) e Trastevere (circa 22.400 abitanti), con circa 40.000 cittadini coinvolti


http://www.amaroma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=163&Itemid=111 (questo è il link per saperne di più)

Vi invito inoltre a dare un'occhiata al sito www.occhiodelriciclone.it
Con un pizzico di fantasia e talento i rifiuti diventano risorse per opere d'arte!

domenica 11 gennaio 2009

Golia contro tutti



Quello che sta succedendo negli ultimi giorni mi sta cominciando a preoccupare. Berlusconi ha ripreso le sue campagne per annientare l'avversario. E ora l'unico avversario si chiama Antonio Di Pietro. 
Lo psiconano non è nuovo a iniziative di questo genere: in passato lo ha fatto con Bossi o Fini. Lo ha fatto con chiunque gli si sia messo di traverso. L'allegra brigata che vedete sopra raffigurata sta cercando di far passare l'ex pm per un poco di buono. Le sue reti e i suoi telegiornali continuano a diffondere notizie false e diffamatorie. Ha in mano uno strapotere mediatico che gli elettori di sinistra non dimenticano, non perdonano. Lo stesso partito democratico vuole convincerci che il conflitto di interessi non è una priorità. NESSUNO di loro – ora che Di Pietro è ingiustamente bersagliato - ha alzato un dito per difenderlo. 
Se la sinistra avesse portato a termine la legge sul conflitto di interessi oggi non sarebbe nelle condizioni in cui si ritrova. Alle prossime elezioni europee e amministrative rischia un grosso tonfo.
Di Pietro ha preso il 20% in Abruzzo e vogliono ancora farci credere che le sue battaglie non rappresentano una priorità per il Paese. Ha raccolto in pochi mesi più di un milione di firme per abrogare il lodo-vergogna Alfano e vogliono farci credere che a noi la questione non interessi. Lo psiconano ha sputato sopra un articolo della Costituzione Italiana che amiamo. L'articolo che ci rende davvero tutti uguali. Possiamo essere poveri o ricchi, biondi o mori, brutti o belli, calvi o capelloni. Ma alla legge bisogna obbedire. In egual modo. E non vi sono distinzioni che possano reggere. Ci ha tolto pure questo. Eppure il partito democratico non ha ritenuto nemmeno questa una battaglia che valesse la pena combattere. 

Come ho già scritto Di Pietro è l'unico politico in Italia che può invitare Beppe Grillo alle sue manifestazioni. Ha firmato TUTTI i suoi referendum. L'IdV è il partito di Marco Travaglio. 
Non ho mai dato retta agli appelli di Beppe Grillo di non andare a votare e non ne sono pentito. Un voto a Di Pietro è un voto all'opposizione vera contro Berlusconi. E questo Paese ne ha un tremendo bisogno. 

mercoledì 7 gennaio 2009

Ecco il servizio sul latte alla spina

Come promesso ecco il servizio che abbiamo realizzato riguardo il latte alla spina ad Ostia. Finalmente mi conoscete: sono il secondo ad essere intervistato, quello dopo il ragazzo che fa la prova con i due bicchieri.



E questo è l'indirizzo se preferite http://www.italiaonline.tv/playvideo.php?movie=/_ostia/video/latte_bio_finale.flv

domenica 4 gennaio 2009

Informazione bollita. Il latte, almeno, no.



Seguiamo quotidinamente dei falsi valori. Le persone che si accatastano tra gli scaffali dei negozi di Roma la prima domenica di saldi - forse - stanno perseguendo falsi valori. Nella classifica delle priorità che quotidianamente decide la scaletta delle nostre giornate, una giacca scontata non può condurmi a calpestare i piedi di chi è nei paraggi della mia taglia. Senza nemmeno chiedere scusa.

Beppe Grillo ha iniziato con questo video la sua turneé di spettacoli in teatro.
Questo discorso di Robert Kennedy è ancora attuale. Ascoltiamolo. Crediamoci. Rispettiamolo nei nostri gesti quotidiani.

Ieri ho trascorso uno splendido sabato pomeriggio con alcuni ragazzi tra cui Stefano Bovi, una delle anime più attive del MeetUp del XIII municipio. Ci siamo ritrovati in via Polinesia, traversa di via Isole del Capoverde, ad Ostia. Di fronte al negozio equo e solidale "La Tenda dei Popoli" si era fermato il furgoncino del latte Biolà. Il furgoncino del latte alla spina. "Web" ha realizzato un servizio video che spero di mostrarvi non appena sarà pronto. Si tratta di latte vero, non quello annacquato-supertrattato delle lobby del latte. Latte che fa bene. Economico (costa E. 1,20) ed ecologico (il contenitore si porta da casa e si riutilizza all'infinito). Inoltre si tratta di mucche di zona ed è quindi un prodotto che promuove la filiera corta. Niente spreco di cartoni, niente camion che vanno avanti e indietro per centinaia di chilometri.

Sembrerebbe necessario solo un poco di buon senso per promuovere l'iniziativa. E invece il ministero della salute incenerita lo bolla subito come latte a rischio. Il perchè ce lo spiegano i ragazzi del MeetUp di Brescia in questa lettera a Beppe Grillo e nel video che segue.

"Caro Beppe,
dopo gli incentivi alle energie rinnovabili, ci vogliono togliere anche il latte crudo.Il latte alla spina, quello da rivendita in distributore self service, dove si riempie la bottiglia più volte. Lo stesso per cui dal 6 all' 8 dicembre, Telethon ha fatto partire una corsa di solidarietà con il Consorzio Tutela Latte Crudo e la Regione Lombardia: ogni due litri di latte venduti, il terzo è donato alla ricerca sulle malattie genetiche.
Nonostante questa importante iniziativa, la situazione è grave: in una parola, disinformazione. In questi giorni, su reti televisive e testate giornalistiche nazionali, alcuni articoli e servizi stanno procurando forte discredito verso questo alimento, danneggiando allevatori e produttori. Frasi del tipo "Latte alla spina, allarme batteri" o "Latte crudo - È necessario bollirlo", o ancora "Il Ministero ipotizza uno stop delle vendite", si sprecano.
Nove casi di sindrome emolitico uremica indotta da Escherichia Coli O 157, presi a pretesto per diffondere l'idea della diretta implicazione del consumo di latte crudo non pastorizzato, hann fatto partire un tam tam mediatico utile a generare clamore, insicurezza e disaffezione: le condizioni ideali per un intervento legislativo all'insegna delle più ingiuste restrizioni.
Il Meetup "Amici di Beppe Grillo di Brescia" ha raccolto alcune dichiarazioni del Dr. Fausto Cavalli, agronomo zootecnico, coordinatore di Bevilatte Srl, Agenzia di Servizi per l'Agricoltura. La sua esperienza ci dimostra come questi clamorosi casi siano falsi, poiché nulla è mai stato dimostrato (nel 2008, le analisi disposte dall'Autorità Sanitaria hanno riscontrato la totale assenza dell'Escherichia Coli O 157 in tutti i 1.423 campioni analizzati), ed anzi i produttori coinvolti proseguono a vendere regolarmente il loro latte, magari dopo aver denunciato a suo tempo alcuni funzionari ASL che li costringevano a tenere chiusi i distributori.
Ci siamo chiesti il perché di questa insistente campagna denigratoria. Il fenomeno del latte crudo alla spina parte proprio dalla nostra città, Brescia, ed è arrivato a a 1.000 distributori sul territorio nazionale (405 in Lombardia). Ognuno vende circa 100 litri di latte al giorno, per 365 giorni all'anno. Un litro di latte alla spina costa circa 1 euro, ovvero 50 centesimi meno del latte pastorizzato fresco da supermercato (fonte: www.clal.it). 18 milioni di euro che in un anno scompaiono dalle tasche delle grandi distribuzioni e multinazionali lattaie, a beneficio di noi cittadini che paghiamo meno e beviamo tutta salute, riscoprendo il rapporto diretto con l'agricoltura.




giovedì 1 gennaio 2009

Chi ci guadagna?

A volte nascono quartieri dal nulla. Parco Leonardo a Fiumicino ne è uno degli esempi più lampanti. Guardo quei palazzoni a sette piani che vengono su velocemente laddove c'erano prati e pascoli, campagna. Suolo. Su una falda acquifera che non ne vorrebbe proprio saper niente di fondamenta edili. Viene da chiederci: chi ci guadagna?

Qualche risposta i magistrati la stanno cercando, almeno per quanto riguarda il complesso "Terrazze del Presidente" ad Acilia.



La mia idea di città non prevede cemento ulteriore. I costruttori hanno a disposizione una miriade di capannoni in disuso da riqualificare o ex stabilimenti industriali da ristrutturare. Non toglierei un solo centimetro al verde o alle aree archeologiche.

La nostra ricchezza sono il nostro ambiente e la nostra cultura. Il mito dell'uguaglianza Pil=ricchezza va sfatato. E combatterò per riuscirci.