martedì 3 febbraio 2009

Siamo medici o caporali?


Colgo l'invito di un mio lettore a segnalare la petizione promossa dalle principali associazioni di medici che quotidianamente curano i nostri immigrati. Il delirio xenofobo della Lega ha raggiunto livelli deliranti. Un emendamento al decreto sicurezza prevede l'obbligatorietà della segnalazione alle autorità qualora un immigrato clandestino si rivolga alle strutture sanitarie, per essere curato. Avete capito bene. Si ritiene in questo modo di poter stanare - uso a proposito un termine caro a George W. Bush - quache clandestino in più, quando è evidente che il risultato sarebbe una rinuncia alle cure. E non solo.

“Il rischio di essere segnalato creerebbe nell'immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza, in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie - dicono i Medici Senza Frontiere - . Ciò potrebbe creare condizioni di salute particolarmente gravi per gli stranieri - con aumenti dei costi legati alla necessità di interventi più complessi e prolungati - e ripercussioni sulla salute collettiva - con il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili”.

“La cancellazione del principio di non segnalazione – continua l’appello - vanificherebbe inoltre un'impostazione che nei 13 anni di applicazione (il principio è presente nell'ordinamento italiano già dal 1995) ha prodotto importanti successi nella tutela sanitaria degli stranieri: riduzione dei tassi di Aids, stabilizzazione di quelli relativi alla Tubercolosi, riduzione degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno-infantili (basso peso alla nascita, mortalità perinatale e neonatale…)”.

Per sottoscrivere la petizione http://www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it/

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