Ecco il mio articolo uscito sull'ultimo numero del giornalino del CC2013 (www.cc2013.it)
A quanto ci risulta è il primo esempio di compostaggio scolastico: nel cortile della scuola di via Capo d'Armi è stata inaugurata una compostiera che trasformerà in terreno fertile i rifiuti organici delle merende dei giovani studenti.
Abbiamo trattato qualche settimana fa il corso sul riciclo che gli esperti Anselmo Falbo e Silvana Denicolò hanno condotto presso le classi quinte del comprensorio. Dalla teoria in aula si è passati alla pratica. Stavolta è stata l'esperta Fulvia Causio a mostrare ai ragazzi come mettere a punto una compostiera, come scegliere la terra adatta e i rifiuti organici da utilizzare.
“I ragazzi hanno risposto in maniera entusiastica alle nostre sollecitazioni – ci spiega la Causio, indicando il cumulo di insalata, pane e bucce di frutta – hanno conservato gli avanzi dei pasti, le scorze degli agrumi e il pane rancido. Noi abbiamo fatto capire loro come si assembla una compostiera, l'importanza dei rami secchi alla base per ossigenare il compost, l'equilibrio tra cibi umidi e secchi per assicurare la buona riuscita del terriccio”.
La speranza è che anche le altre scuole del territorio facciano lo stesso. “Il nostro obiettivo è il futuro – puntualizza la Causio -. Chi a 10 anni butta i propri avanzi in una compostiera e non in un bidone dell'immondizia, a 20 pretenderà che i rifiuti della sua comunità finiscano in centri di riciclo e compostaggio e non in discarica”.
A quanto ci risulta è il primo esempio di compostaggio scolastico: nel cortile della scuola di via Capo d'Armi è stata inaugurata una compostiera che trasformerà in terreno fertile i rifiuti organici delle merende dei giovani studenti.
Abbiamo trattato qualche settimana fa il corso sul riciclo che gli esperti Anselmo Falbo e Silvana Denicolò hanno condotto presso le classi quinte del comprensorio. Dalla teoria in aula si è passati alla pratica. Stavolta è stata l'esperta Fulvia Causio a mostrare ai ragazzi come mettere a punto una compostiera, come scegliere la terra adatta e i rifiuti organici da utilizzare.
“I ragazzi hanno risposto in maniera entusiastica alle nostre sollecitazioni – ci spiega la Causio, indicando il cumulo di insalata, pane e bucce di frutta – hanno conservato gli avanzi dei pasti, le scorze degli agrumi e il pane rancido. Noi abbiamo fatto capire loro come si assembla una compostiera, l'importanza dei rami secchi alla base per ossigenare il compost, l'equilibrio tra cibi umidi e secchi per assicurare la buona riuscita del terriccio”.
La speranza è che anche le altre scuole del territorio facciano lo stesso. “Il nostro obiettivo è il futuro – puntualizza la Causio -. Chi a 10 anni butta i propri avanzi in una compostiera e non in un bidone dell'immondizia, a 20 pretenderà che i rifiuti della sua comunità finiscano in centri di riciclo e compostaggio e non in discarica”.
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