Di Pietro proprio non vuole dirlo qual è il suo candidato ideale per il Pd. Non si sbottona. "Chi sostiene il mio programma è mio alleato".
Ora, sulla falsariga della fantapolitica che ha riempito i giornali in questi giorni, la vittoria di Bersani piuttosto che di Franceschini o Marino potrebbe, a mio avviso, aprire scenari ben diversi nell'opposizione.
Bersani (o D'Alema mascherato) non vedrebbe certo male l'alleanza con Casini, o con il grande centro che nascerà. Franceschini potrebbe mantenere l'alleanza con Di Pietro, ma la sua mozione è sostenuta da quell'area ex-democristiana, ex-margherita che costituisce per il Pd più una zavorra che un bacino di voti possibili. E Franceschini, come ho avuto modo di scrivere, è l'aria fritta del politichese.
Marino è l'unico candidato che potrebbe cancellare gran parte della nomenklatura del Pd. La sua posizione su temi etici, diritti civili e temi ambientali non consentirebbe mai di allearsi con il centro.
Perchè Di Pietro non sostiene apertamente Marino?
1.Non si scommette sul cavallo perdente se poi si dovrà lavorare e dialogare con un altro cavallo
2.Il Pd di Marino potrebbe drenare voti all'Idv
Ma non sono poi così malpensante e la terza ipotesi la metto pure sul tavolo.
3.Semplicemente, non sta bene.
sabato 19 settembre 2009
Ma Di Pietro chi preferisce come segretario del Pd?
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I giovani Idv preferiscono Marino
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