giovedì 27 agosto 2009

Il vuoto pneumatico del PD

Domandare è lecito, si dice. Rispondere è cortesia, si dice pure. Non rispondere non è solo scortese, è qualcosa che un politico non dovrebbe fare mai.

Parto daccapo. Mio fratello ed io, lasciando nelle nostre rispettive case le remore grilline nei confronti del Pd, decidiamo di andare alla festa del partito a Fiumicino dove sarà presente l'attuale segretario e candidato alle prossime primarie Dario Franceschini.

Gli chiedo di legge contro l'omofobia e cosa pensasse della campagna pubblica NonBruciamociIlFuturo, riassumendola per forza di cose in una frase, ma - ritengo - focalizzando il concetto del No agli inceneritori e Sì alla riduzione-differenziata-riciclo.
Ecco il video.



Mio fratello gli chiede cosa pensa della proposta di Tito Boeri di un contratto unico per tutti e dove reperirebbe le risorse per gli ammortizzatori sociali.

Cosa risponde Franceschini? Politichese vuoto di contenuti, di chi dimostra di non poter entrare a fondo negli argomenti per scarsa competenza - e potrei anche soprassedere -, ma almeno uno stralcio di programma che affronti lavoro, sanità e ambiente per candidarti alle primarie te lo sei fatto suggerire? Bene, imparalo a memoria e ripetilo. Invece il vuoto. Il nulla.

Lo raggiungo alla fine dell'intervento-aria fritta per sottoporgli una yes-no question. Bassolino e Loiero alle prossime regionali.

Ed ecco il video.



Ecco, poniamo il caso che io sia un elettore del Pd. A ottobre ti voto, Darietto caro, per condurre il partito verso le regionali 2010. E non sai nemmeno dirmi se ritieni soddisfacente l'operato di Bassolino e Loiero rispettivamente in Campania e Calabria? Bassolino è attualmente imputato nel processo che porta il suo nome, insieme a quello dell'Impregilo, per abuso d'ufficio e per aver favorito Impregilo in una truffa nei confronti dello Stato di circa 200 milioni di euro, sborsati da noi per gestire la differenziata a Napoli. Di differenziata però non se n'è vista. E i soldi? Beh, è quello che stanno provando a capire i magistrati. Bassolino all'epoca era già Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. Ciò non basta a Franceschini per dire no alla sua ricandidatura. E lo stesso per Loiero. Per descriverlo mi affido alle parole di De Magistris: "[...] durante la stagione Loiero si è consumata una gestione clientelare del potere, l'occupazione della sanità a danno della salute dei cittadini, che non ha visto attuate le misure necessarie a contrastare l'inquinamento ambientale e durante la quale sono state però dissipate le risorse pubbliche aumentando le disuguaglianze sociali a vantaggio degli amici e degli amici degli amici".

Alla festa Pd di Livorno sottopongo la stessa domanda a Rosy Bindi. Che se ne lava le mani invocando le primarie. Ovviamente il partito democratico lo è fino in fondo. Tutti candidabili: indagati, imputati, incapaci e collusi. Alle prossime regionali il suicidio è assicurato.




venerdì 21 agosto 2009

Noi sogniamo di cambiare il mondo (di Riccardo Luna)



Pubblico l'editoriale di settembre di Riccardo Luna, direttore di Wired.

Noi siamo quelli che sognano di cambiare il mondo. E qualche volta ci incontriamo per farci compagnia. I più fortunati si vedono una o due volte l'anno sotto una strana bandiera che si chiama TED. La sigla vuol dire Technology Enterteinment Design ma in italiano io la tradurrei così: Tanta Energia Disponibile.

A luglio quella bandiera si è posata a Oxford, tra castelli, prati scintillanti e teatri shakesperiani. Ottocento persone o giù di lì, in un turbinare di idee.

Qualcuno ha scritto un tweet:"Le idee sono il nuovo rock'n'roll e questa è la nuova Woodstock".

C'era l'inventore di una bottiglia che rende potabile l'acqua di fogna. Il ragazzo del Malawi che ha costruito mulini a vento con i rifiuti, il ricercatore che sta sperimentando la corrente elettrica senza fili. E poi il premier che ha scoperto che internet porta la pace (maddai?), il professore che pensa di trasformare Guantanamo in una nuova Honk Kong, il giovane geek che sta lavorando perchè i computer siano davvero facili e per tutti. C'era un altro mondo, sembrava un universo parallelo dove tutto è possibile, difficile sicuramente , ma possibile.

Quando è salito sul palco un giovane rapper, qualcuno ha pensato: che c'entra l'hip hop?

E allora lui ce l'ha spiegato, ci ha raccontato che si chiama Emanuel Jal, ma tutti lo conoscono come WarChild, perchè era uno dei bambini della guerra del Sudan. La guerra gli ha portato via madre, fratelli, sorelle e a otto anni lui era già un soldato e voleva ammazzare tutti. Finchè un giorno ha incontrato Emma McCune, una volontaria che ha salvato lui e altri 150 war children. Sono passati 15 anni. Emma è morta mentre Emauel gira il mondo con la sua musica per raccogliere fondi per costruire una scuola in Sudan da dedicare a lei.

"Sono disposto a morire per l'educazione dei bambini africani". Non era una battuta, è quasi un anno che Emanuel vive mangiando solo a cena, come fanno in Sudan, e dona la sua colazione e il suo pranzo alla scuola che verrà.

Allora, come nell' "Attimo fuggente", uno si è alzato:"Io ci metto 10mila euro".
E poi un altro "Io faccio strumenti musicali , e ve li dono".
E un altro: "Noi facciamo i telefonini, sono vostri".
E la superstar del design ah aaggiutno:"Io faccio sedie le farò per voi".
E allora tutti, ma proprio tutti, hanno ballato sulle note rap di Emanuel, mentre qualcuno ha pianto di gioia.

Noi siamo quelli he sognano di cambiare il mondo, e godiamo quando qualcuno ci riesce perchè sì, a volte, qualcuno ce la fa.


giovedì 20 agosto 2009

...E le stelle stanno a guardare (di Giorgio Bertusi)

In questo post riporto l'articolo che mi ha mandato Giorgio Bertusi*.

E´ giusto adeguare l´IVA degli Stabilimenti balneari alle strutture alberghiere equiparandole tutte a quelle Europee. In alcune Nazioni l´IVA per l´ospitalità è al 4 %. Legittimo è dare stelle marine ai Bagni, per meglio qualificarli e adeguare le tariffe alla struttura, alla qualità, al servizio reso. Dov´è "il percorso perpendicolare alla battigia, ogni 150metri, presso il quale è predisposta una piazzola di sosta all´ombra per la fruizione dell´arenile da parte delle persone diversamente abili?" Dove sono le pedane, dispositivi per accostare al bagnasciuga chi non deambula?
Queste disposizioni sono incluse nei requisiti per ottenere una stella. Vado per due ore al mare, una scappata, mi rinfresco, dopo un tuffo piccolo lunch, torno al lavoro. Utopie, hanno inventato: "la piscina è chiusa dalle 13 alle 14 pausa pranzo! " Voglio fare partitella a beach tennis o confrontarmi nei campi di Pallavolo: " euro 6 l´ora".Si arriva ad una sdraia 16 euro!
Neanche uno straccio di sabbia ad uso e consumo del villeggiante se non a pagamento! Vado al ristorante o nell´hotel nel prezzo totale, nascosta tra le pieghe, è compresa la tassa per la televisione, pagata già a casa; la tassa per la mondezza, anch´essa corrisposta nella propria abitazione...Tributi pagati due volte? Tutti balzelli che contribuiscono alla lievitazione dei costi dell´ospitalità. A tutto ciò si aggiunga che gli abbonamenti nei Bagni sono personalizzati, tessera con fotografia personale. Si arriverà al D.N.A. dopo essere passati alle impronte digitali. La tessera nominativa, a detta dei gestori che la attuano, rende selettiva la Clientela.
Solo chi può permettersela, economicamente, avrà accesso nei "Stabilimenti In"che li adottano. Non è detto, per questo, che il vaglio sia qualitativo. Questo per dire che una cabina non è sfruttata appieno da una famiglia, costretta, suo malgrado, a locarla, non potendo certo permettersi di stare quattro mesi in continuazione al mare, potrebbe avere ospiti saltuari. Ne soffre anche la struttura balneare che non avrà un costante afflusso. Se le tessere fossero al portatore, l´interscambio sarebbe certamente economico per le famiglie e utile alla gestione, garantendo ricambio, costanza di presenze in tutti i gangli dell´organizzazione e incentivo turistico -alberghiero. Ciò non interessa al conduttore dello Stabilimento che, levata una porzione diretta di conduzione, subaffitta, da in gestione tutti gli altri servizi. E´ disdicevole che tutte queste strutture possano cedere le varie attività, speculando, sfruttando ogni cmq. di sabbia per ottenere utile, fregandosene del servizio complessivo che deve essere un tutt´armonico per dare il top all´ospite. Parcellizzando, cercano di ricavare nel breve periodo il massimo, mentre il concessionario non ha interesse alcuno che le varie attività funzionino a pieno regime. Il canone è già percepito dal conduttore a inizio stagione, con acconto anno precedente, probabilmente anche dai subaffittuari. Il valore, la classificazione è importante, però non deve essere mai dimenticato, va ribadito, che le spiagge sono un bene demaniale al servizio del cittadino, non per uno sfruttamento speculativo bensì un giusto utile per un´adeguata prestazione. Proprio per questo il controllo deve essere severo, diuturno, costante. Il servizio dato dall´apertura alla
chiusura, dalle 9 del mattino alle 19 della sera, orario fissato dalla Capitaneria di Porto. Personale adeguato, sempre presente, possibilmente gentile e non con bagnino targato "torno subito" o "pausa pranzo" E´ un bene comune, tutti hanno il diritto di usufruirne nel rispetto assoluto delle regole. Deve soddisfare la popolazione tutta, senza discriminazione alcuna. Inoltre si perpetua l´incresciosa abitudine di chiedere il versamento per l´ingresso agli stabilimenti, camuffando il biglietto con la scritta"Servizio di Spiaggia" La Legge, ribadita dalla Regione, stabilisce e recita: " È fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione". Succede all´ingresso dello Stabilimento: "Sei Dipendente Acotral?"Risponde: "Ma me faccio ogni tanto quarche spinello"...Che hai capito...... lavori per l´Acotral? Qualche volta prendo il 301"....... Allora 1,5 euro a persona! Nello scontrino appare la scritta "Servizio Spiaggia". Non succede solo al Dopolavoro, al Mariposa ma in altri innumerevoli Bagni. Sono impedimenti puerili alla faccia della Vocazione Turistica, L´Ospite ignaro o per non discutere, paga, sicuramente, spenderebbe la stessa somma se non di più nella struttura stessa! Sono mazzate che allontanano dal Litorale il Turista! Chi è preposto all´applicazione della legge farebbe presto ad accertarsi e differenziare le strutture rispettose da quelle che fanno il buono e il cattivo tempo con stelle d´oro, d´argento, di bronzo. Gli Stabilimenti, i Bagni, le concessioni demaniali delle spiagge se non ci fossero andrebbero create per eliminare la maleducazione, la sporcizia creata dagli ineducati, pieni di pretese, ai quali sembra che tutto sia dovuto, pronti solo alle critiche, ai doveri degli altri, molto meno pronti a seguire le regole. Inutili i bandi contro vetro, bevande alcoliche, limiti di orario, di decibel, basterebbe seguire le disposizioni, rimanere negli ambiti stabiliti, nella tolleranza. La trasgressione deve essere contenuta in quei margini dove "non puoi fare quello che non vorresti fosse fatto a te". Parole scritte sulla sabbia, spazzate via da un vento impietoso carico di volgarità. Ben vengano le stelle ad illuminare le Amministrazioni per un corretto uso di un Bene Demaniale in concessione per Utilità Pubblica!

*Presidente AsshotelOstia

Approfitto per ricordare che dal dicembre scorso la struttura alberghiera di Giorgio Bertusi è presa in ostaggio dagli sfollati dell'alluvione all'idroscalo.